Domenico Marras è nato a Uri (SS) il 1° gennaio del 1929, da famiglia povera, e ha frequentato regolarmente la scuola elementare.
Conseguita la licenza ha seguito il padre nei lavori agricoli: questi lavori li ha esercitati fino all'età di vent'anni.
Chiamato alle armi come militare di leva nel 1950, decide subito di rimanervi come aspirante sottufficiale di carriera. Superato l'esame attitudinale, viene mandato alla “Scuola Militare di Meccanica” di Cecchignola - Roma – dove consegue il brevetto di meccanico. Dopo 50 mesi di servizio, intercalati da due periodi di convalescenza, viene collocato in pensione per “malattia contratta in servizio e per causa di esso”.
Successivamente è iscritto nel Ruolo d'Onore e promosso al grado di Maresciallo ordinario.
Non volendo vivere solo di pensione pensò di mettere a frutto le nozioni culturali acquisite e conseguì la licenza media (titolo che gli permise di essere riassunto dallo Stato). A due anni dall'assunzione, frequenta a Cagliari un corso di diritto pubblico e sociale, sociologia e scienze statistiche, curato dal Ministero del Lavoro, dal quale dipende.
Quale dipendente statale ha lavorato prima come dirigente di ufficio di collocamento e poi come capo del Servizio Collocamento della Sezione Circoscrizionale di Alghero, città ove attualmente risiede.
In data 2 giugno 2013 gli viene conferita l'onorificenza di “Cavaliere al Merito della Repubblica”.
Durante la vita lavorativa ha continuato la lettura formativa e la composizione poetica. Ha pubblicato una raccolta di poesie intitolata “Miscuglio” ed. Gabrieli, Roma,1989; una seconda intitolata “Verghe di rovo”, ed. Nemapress, Alghero, 2000; ed una terza intitolata Poesie di paesi e di pastori, ed, Nemapress,
Alghero, 2015; nel 2016, assieme alla poetessa Carla Maria Casula, la siloge La rosa, ed Nemapress, ed è presente, con le sue liriche, in varie antologie di valore rilevante, tra le quali: La poesia contemporanea (prima e quarta edizione 1982 e 1992), con prefazione di Bruno Maier e note critiche di Claudio Toscani e Vincenzo Bendinelli, editore Guido Miano, Milano.