Poesia di Domenico Marras
Alghero bella
Alghero bella, ti sei lamentata
per i tanti balconi indecorosi;
ti sei lamentata per i non pochi
sacchetti di immondizia buttati
per le strade da persone incivili,
venuti da poco dalla campagna,
ma non ti ho mai sentito dire nulla
sui luridi cassonetti, dai quali
le tue belle vie sono deturpate.
E non solo deturpano le strade,
ma, spesso, ingombrano i marciapiedi
e gli accessi alle proprietà private.
E tanto ingombrano gli accessi,
che taluni perfino bestemmiano,
quando, entrando, ci urtano con le buste
della spesa o colli che hanno in mano.
Tantissime volte ho parlato, eccome;
anche se tante altre avrei dovuto,
anziché tacer e mordermi la lingua,
per la paura che pure a me scappasse
la scostumata lurida bestemmia,
della quale mi sarei, certamente,
vergognato di quella brutta cosa:
brutta quanto i luridi cassonetti
azionati a mano, e non con i piedi,
come avrebbe voluto intelligenza
e le norme elementari d'igiene.