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Poesia di Domenico Marras
Sogni calpestati distrutti

Eri una bella e bravissima ragazza

desiderosa e bisognevole d'amore,

e sognavi con lui fare una famiglia:

  due sposi innamorati e i benedetti

figli, due o tre, dai genitori voluti

  e dalla Divina provvidenza mandati,

in una casettina angolo di paradiso,

                                                             ove vivere nel divino splendore;

ma uomini lussuriosi, quegli uomini

che fan l'amore senza amore alcuno,

come il Sultano con le sue odalische

   e arieti e becchi con pecore e caprette,

  dei qual, per disgrazia, sei finita preda,

ti hanno impresso a fuoco sulla pelle

l'incancellabile marchio di sgualdrina.

E di ciò nessuno di quelli si vergogna;

anzi, incuranti delle sofferenze altrui,

van fieri delle loro bestiali conquiste;

per altro anche ammirati ed invidiati

da tutti i maschi della stessa specie.

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