Poesia di Sandro penna
Ero per la città fra le viuzze
Ero per la città, fra le viuzze
dell'amato sobborgo. E m'imbattevo
in cari visi sconosciuti... E poi,
nella portineria dov'ero andato
a cercare una camera, ho trovato...
Ho trovato una cosa gentile.
La madre mi parlava dell'affitto.
lo ero ad altra riva. Il mio alloggio
era ormai in paradiso. Il paradiso
altissimo e confuso, che ci porta
a bere la cicuta...
Ma torniamo
alla portineria, a quei sinceri
modi dell'una, a quel vivo rossore...
Ma supremo fra tutto era l'odore
casto e gentile della povertà.
La poesia è contenuta nella prima raccolta di Sandro Penna. Poesie 1939
Anche quando la lirica assume un andamento narrativo, si tratta sempre di un racconto ellitico per cenni e scorci. L'effetto è quello come ha scritto Piero Bigongiari di un «fiore senza gambo»
Il riferimento è naturalmente a Socrate, che fu condannato a bere un decotto di cicuta dopo essere stato accusato di corrompere la gioventù ateniese.