Poesia di Domenico Marras
Le tasse
Come altre volte stato,
Esposto alle intemperie,
Preparando la bassa
Terra per la semina;
Avrei voluto essere,
Come altre volte stato,
Sotto il sole di giugno,
Grondante di sudore,
Falciando il secco grano;
Avrei voluto essere,
Come altre volte stato,
Nella cava del Padru,
Con qualche dito pesto,
Cavando la trachite
Con la quale costruire
Solidissimi muri,
Anziché nella Posta,
Come purtroppo sono,
Con l'effe ventiquattro
Tra le curate mani,
Aspettando il mio turno
Per pagare le tasse.
Ma non perché codeste
Io le trovi altissime,
Come lo son per molti,
Ma soltanto perché
Sono convintissimo
Che fanno fine brutta.