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Poesia di Domenico Marras
In su Falzu

Dopo che qui son venuto,
Per tre, quattro mesi circa,
Gli uccelli e le lucertole,
Appena mi vedevano Nelle loro vicinanze,
Si spaventavano a morte:
Gli uccelli si zittivano
E volavano via verso
Cespugli e alberi lontani;
Le piccole lucertole
Invece, velocemente, S'infilarsi nei pertugi,
E colà rimanevano
Fin quando non sentivano
I miei passi già lontani.
Adesso invece le cose
Sono del tutto diverse:
Mi vedono così spesso,
E per così lungo tempo (Dalla mattina alla sera Sempre dietro le pecore),
Che mi considerano uno
Di famiglia, uno di loro.
Pertanto, quando capita
D'essere nei loro pressi,
Non si spaventano più:
Gli uccelli, quelli dotati,
Continuano a cinguettare,
E le verdi lucertole,
Specie se giornata bella,
Continuano imperturbate I loro bagni di sole.

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