Poesia di Domenico Marras
Gli uccellacci
Allarmato da insoliti rumori,
Sono uscito di corsa sulla strada,
E per vedere meglio son salito
Su di una gradinata di cemento
Che c'è quasi difronte a casa mia,
Dove, spesso, d'estate, dopo cena,
Mi siedo per passare un po' di tempo
E per guardar l'intermittente luce
Del frontale faro di Capo Caccia.
Si stava approssimando mezzogiorno,
Ed essendo il cielo limpidissimo
Ho visto subito degli uccellacci
Che si dirigevano verso Alghero.
Ma non erano i soliti grifoni
Che dai territori del Logudoro,
Dopo avere spolpato la carogna
Trovata nei suoi rigogliosi prati,
Stracarichi di carne putrefatta,
Facevano ritorno a Capo Caccia
Per dare da mangiare, finalmente,
Ai loro affamatissimi pulcini,
Bensì due enormi uccellacci di ferro
(Forse decollati dall'Inghilterra
O nave che li aspetta chi sa dove),
Diretti sulla città del corallo
Per sganciarvi le micidiali bombe,
Per seminarvi distruzione e morte.