Poesia di Domenico Marras
Campione mancato
Se da ragazzo avessi conosciuto
l'ambiente, sarei stato, senza dubbio
alcuno, sicuramente, campione
del mondo nei cento e duecento metri.
Ricordo che quando “I ragazzi della
cabina”, tutti delle ultime classi
della scuola elementare, entravamo
a Sa Roccasa per rubare fave
(non era per semplice passatempo,
per non sapere che cos'altro fare:
a casa ci erano quaderni e libri),
ed il padrone ci correva dietro,
io li seminavo tutti e facevo
perfino mangiar polvere alla lepre.