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Poesia di Domenico Marras
L'uccellino sconosciuto

E' dicembre ed è freddo,
Nell'orto il pesco è spoglio
E tu, sconosciuto uccello,
Né cinereo né ceruleo,
Dolcemente ti posi.
Fra i rami saltelli e becchi,
Poi svolazzi,
Ti riposi di nuovo,
Saltelli e becchi ancora;
Ma adesso una signora
A stendere si appresta,
Tu ne scorgi la testa
E frulli, felice, verso i tetti,
Quasi sazio di gustosi insetti.

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