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Poesia di Domenico Marras
Il marito porco

Appena tramonta il sole

Sfreghi contento le mani,

Metti in tasca qualche lira,

Attendi l'arrivo del buio,

Poi, guardingo come faina

Che s'appropinqua al pollaio,

Sgattaioli fuori di casa

E vai verso la campagna:

All'obbrobrioso puttanaio,

Dove c’è la disgraziata

Che, spinta dalla miseria,

Permette, a prezzo stracciato,

Che si abusi del suo corpo.

Quindi,dopo aver giaciuto

In tale posto coperto

Da sozzure di ogni tipo,

Soddisfatto come verro

Che ha coperto la scrofetta,

Ritorni nella tua casa

E, senza ritegno alcuno

E alcun senso di rimorso,

T’introduci nel talamo

Nel quale, ignara, riposa

La fedelissima sposa,

E, messa la testa sopra

L'immacolato guanciale,

Dormi e russi come porco.

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