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Poesia di Virginio Giovagnoli 
Il figlio perso 

Sorriso spento.
Viso triste.
Piena di pianto,
non per chi a casa hai lasciato
ma per quel figlio nella notte disperato.
Non vedi.
Non senti.
Il cuore si è fermato.
La nera signora respinge la tua mente.
L'animo tuo è assente.
Ti senti stanca.
Il freddo la città ammanta.
Qvunque, fin sotto i ponti hai cercato
da volontà mai perduta
di ritrovrare chi credi il pensiero abbia smarrito.
Il tempo stringe.
La notte avamza.
Quando all'alba il sol fa luce
il dolore subentra alla speranza.
Sdraiato su di una panchina
con nel braccio il segno della morte,
una vita spenta.
Non piangi più.
Le lacrime sono finite,
sulla strada del dolore le hai lasciate
per quel figlio che ha chiuso gli occhi per sempre
agli orrori della sua mente;
al cielo le hai donate
perchè un giorno assieme a lui ti siano restituite.

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