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Poeti Emergenti -
Poesia di Virginio Giovagnoli -

Ninna nanna -


Si fa sera.
La luna in cielo appare,
il pianto di un bambino
sino a lei sale,
il canto di una mamma
le fa da ninna nanna.
Soffia dolcemente il vento,
per un momento,
il bimbo calma il suo pianto,
forse dorme di già.
Ninna nanna,
continua a canticchiare la sua mamma
mentre compiaciuto sorride, il suo papà
portando i ricordi miei indietro a tanti anni fa.
La luna guarda soddisfatta,
non vuole disturbare e piano, piano se ne và.
Il tempo non si ferma.
La notte vola,
tra i mille rumori della città.
Il treno non sbuffa più,
corre veloce sulle rotaie
ed il suo fischio alla fermata
mi fa sempre sobbalzare.
Attraverso le persiane
i fari delle macchine che vanno di fretta
sembrano bagliori di un temporale
che la notte è pronta a scatenare.
Un ubriaco canta,
si fa per dire,
a squarciagola,
e cammina barcollando
in mezzo alla strada,
nell’incoscienza di quel che può accadere.
Uno stridio di freni.
Un’imprecazione.
Parolacce urlate al vento.
Tutto finisce in un momento.
Il bimbo socchiude gli occhi solo per un istante
e poi riprende il suo ciucciare nervosamente.
Ormai è già notte fonda.
Ninna nanna continua a canticchiare la sua mamma.
Finalmente un po’di pace,
quasi tutto tace,
anche il bambino dorme.
Buonanotte a te ed alla tua mamma.
Buona notte a tutti e…….NINNA NANNA.

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