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Racconti di Poeti Emergenti


Ivana La Grasta









E’ Tutto nei miei occhi….





Mi trovavo su un dirupo, che non era tale perché  a tratti era un dirupo e a tratti uno scorcio sulla vita….

E aspettavo… aspettavo il fumo delle tue navi….

Aspettavo le vele della tua barca… con il pugno sotto il mento ben vestita,
solo per te….

Come una Madama Butterfly Occidentale…

Con pesanti orecchini, con un vestito gonfio e antico di velluto….

Color dell umore che avevo… instabile cangiante…

Una pettinatura raccolta e complicata….  unghie ben curate….


Portavo un ombrello di carta  con disegni orientali, e una vecchia marchesa mi insegnava un dialetto antico per fare colpo su di te… mentre guardavo la vita come in un schermo pensando : sarò felice solo quando i tuoi occhi guarderanno quello che io guardo .

Mi insegnava a versare il tè…. Con eleganza… e ad essere silenziosa….


Ma le navi erano solo cariche di merce rubata… cariche di carbone… di fuligine…. Cariche di pirati…..

Non c’erano vele bianche ma solo  galee di schiavi…. E rematori…. Cariche di dolore e sofferenza…

Così capii che finchè avessi guardato la vita solo attraverso i tuoi occhi  non ti avrei mai incontrato e così mi tolsi il vestito damascato, gli orecchini di broccato e tutto quello che era stato… e mi vestii da contadina… mi sciolsi i capelli e imparai a  ballare a vivere  la vita come non  avevo mai fatto…


Imparai a venirti incontro più che aspettarti… e ti venni incontro vivendo di più…

Così vidi con i miei occhi laghi e cascate…

Parlai con persone  che mi aprirono dei mondi….

Lessi libri avventurosi…

Conobbi il dolore la sofferenza la solitudine…,di tutte le forme le sostanze..

Ma anche la più sublime felicità..

La più strutturata delle gioie

La più profonda e immensa delle soddisfazioni

conobbi musiche strane,  alchimie di parole

Conobbi lune di tutte le forme… soli di tutte le opacità…

Conobbi fili d’erba,…

Parlai con foglie di tutti i colori… con germogli… e imparai a vedere Dio in tutto ciò…


Conobbi strade e piedi stanchi… stradine medievali e scale a chiocciola… bambini e gatti alle finestre… sala da the fumanti e profumate…


Scoprii sorrisi veri e non risate finte….

Capii infine che l’amore non è aspettarti inerme ma crearti vivendoti e scegliendoti nei pezzi di vita che ho conosciuto….come un puzzle di vita che mi racchiude e mi esaudisce…

Forse attenderò ancora lungo… ma non sprecherò mai più un solo giorno ad aspettarti facendo finta di essere quello che non sono… e quado ti incontretrò ti farò vedere le foto del mio cuore racchiuso tutto nei miei occhi…
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