Poesia di Giovanni Gavino Arras
Domenico
O tu
Che riconosci nell’umiltà
La parola
Che io ti chiesi
Che porti fessure di luce
A coprire
Le cascate del Niagara
Ti occupi di Uomini
Riporti le storie a fiumi di parole
Le parole alla libertà
Delle pietre dei muri a secco
Riconosco ancora
L’attracco del tuo viso
La forza
Con cui liberasti
Un anticipo di sogno
Ora
Ti scopro a parlare
Di Dio
Nel solco tracciato
Dall’Uomo
Nei segni della storia del mondo
Abbandonati alla sorte
Aspettami, arrivo e Ti porto delle cose
La parola
Che io ti ho chiesto