Poeti Emergenti
Poesia di Gabriele -
... a bestemmiar neurologie
Ooh anima che dai lustro alla vita mia cerchiamo
di stare ancora insieme, nel camminar la strada
è ancora lunga e densa di prospettive.
Non sapendo fare altro, a differenza dei poeti
mastri dell'arte di poesiare bravi a deambulare
il cuore acceso d'amore, nel belvedere della fantasia.
Io descrivo ciò che mi aspetta di male nella triste via
della vita, un pò di vissuto con cacio consapevole
insaporito sul mio raccontare emergono profumi
deliziosi sulla tristezza complessiva.
Basta! a prendermi in giro, Signori dottori!!
Che esclamate diagnosi neurologiche per noi dal destino
dannati, segnati nel pianto amaro nel meditare malediamo
il vostro d'affare per curare chi stà male e contento esce
dall'ospedale.
Eeh chi stà peggio, si!! L'incurabile aspetta solo voi medici.
Io pazzo stò con il moccolo appeso di brutto come un turco
a bestemmiar neurologie per il dover morire, così da scemi
a salutar la vita... invano.
Dottori miei!!! Una cretinata è da pazzi non scamparla dopo
14 anni a digerir le 24 medicine...quotidiane, non dallo stomaco,
bensì sugate dalla psiche della mente accettate con poca fiducia.
Su coraggio! Eeh scopritelo un rimedio di fortuna, un batterio,
un qualcosa per debellar quel povero disgraziato di parkinson
ormai frammento del suo passato è, che cerca d'andare via.
Stufo è di stare nel corpo mio.