Poesia di Domenico Marras
Piu' coraggioso del sole
Il latte doveva essere
In caseificio verso le sette
E trenta otto meno venti,
Perciò ancor prima dell'alba
Le pecore, necessariamente,
Dovevano essere munte.
Il mattino, come ogni giorno,
Appena finita la mungitura,
Apparve, molto più radiosa
Di tantissimi altri giorni,
La primissima luce dell'alba;
Subito spenta, però, da nubi
Spesse, nere e minacciose
Provenienti dalla Francia.
E tanto erano minacciose
Che non solo fecero paura
A me indifeso pastorello,
Piccolo moccioso lattaio,
Ma fecero ancor più paura
Al grande e vigoroso Sole
Che subito, immediatamente,
Corse a nascondersi dietro
Le loro larghissime spalle,
E non si fece più rivedere
Fino all'indomani mattina,
Mentre io il latte al caseificio
L'ho portato, e puntualissimo
Come ogni santissimo giorno.