Poesia di Domenico Marras
Madonna mia
Nostra Signora mia della Pazienza,
cara e adoratissima compaesana,
di pazienza inesauribile sorgente,
Ti posso inviare l'Angelo Custode
(Alghero Uri distano quattro passi),
al quale consegnarne un bel cestino?
Perché, nostra Signo', l'ho già finita:
a giorni non tollero nulla, niente.
Ed a me l'intolleranza non piace.