Poesia di Domenico Marras
I nostri simpatici dirimpettai
Una colonia di passerotti
Ha stabile domicilio sotto
Le tegole della grondaia delle
Casette di zia Giuseppa Porcu
E zia Maria Antonia s’ittiresa,
Entrambe dirimpetto alla nostra.
In estate, in autunno e in inverno
Questi passerotti escono sempre
In piccoli stormi, oppure in coppia,
Per cercare cibo e bere l’acqua
(Fresca d’estate e calda d’inverno)
Della sorgente che c’è nel centro
Del paese: in Carrela de Funtana,
O, semplicemente, per sgranchirsi
Zampe e ali e godersi il panorama;
Che, visto dall’alto, deve essere,
A dire poco, meraviglioso!
All’inizio della primavera,
Invece, è tutta un’altra musica:
La mattina, appena si svegliano,
Si lavano zampe, becco ed occhi,
Fanno una frugale colazione,
Quindi si radunano, festanti,
Sulle tegole che fan da gronda
E iniziano i riti religiosi
Ed i festeggiamenti civili:
Annunci nuovi fidanzamenti,
Celebrazione di matrimoni,
Di nozze d’argento e nozze d’oro,
A cui fa seguito, accompagnato
Da battiti d’ali ed ovazioni,
L’atto dei doveri coniugali.
I passanti e i vicini di casa,
Sentendo, su, tutta quella festa,
Sollevano la testa e guardano.
Qualcuno rallenta il passo, mentre
Altri addirittura si fermano,
Quindi, Colpiti dall’atmosfera,
Tutti sorridono compiaciuti,
E, tanto chi va quanto chi resta,
Trascorre il resto della giornata
Col sorriso sulle labbra e allegro
Come passerotto in primavera!