Poesia di Antonio Basili
Invito al paese
Che pensi tra la guazza mattutina
quando l’erta· rigiri sossopra
frugando il colle, fin giù per la china,
tra le verdi felci, sotto i castagni nodosi?
Raspi leggera con un ritorto bastoncello,
tasti e sollevi un gibboso fuscello,
ed infin lo trovi, appena spuntato,
è d’un bel marrone, col capo ovattato.
Che gioia ti prende in quel momento,
per un fungo porcino. Che portento!
Tutti i pensieri subito ti scioglie
la quiete del bosco, e ti toglie
la pena, che spesso è nelle cose,
con le sue spine, ma son pure rose,
e ti accorgi che la vita non è questa,
che passa tra apparenze della festa
tra simulacri e convenzioni vane,
ognuno stando dietro le sue persiane,
che non è vivere così, senza calore,
quando il paese è questo splendore,
e quanto sciocco sia· scendere in basso
tra strisci di luci, se non ne hai il passo.
E’ fatale ritornare sul colle
lontano dal gorgo muto delle folle.
27.9.93