Il gradino
Spesso mi dolgo con me stesso
Che non riesca a salir nella poesia,
i vani sforzi si ·perdono per via,
mi pare di non fare alcun progresso.
Scrivo, ma quanto leggo non mi piace
E cancello tutto ” pare ‘na schifezza”
chissà se farò di più se son tenace
qualcosa che mi dia qualche certezza.
Mi parla a tono proprio Kavafis
Che si volge al nume greco Teocrito
Come volare in alto con poca vis
Per non sembrare un incitrullito?
China la testa, poi leggi e scrivi,
E prendi le tue idee da ogni posto
E riconduci i pensieri come rivi
Nel tuo sentir ove far uscire un mostro.
Non t’impiccar se sei al primo gradino,
Che gli altri che vedi sono più in basso
Se dentro ardi, non rimarrai un cerino
Certo ti servirà però per fare il passo.
4.1.08