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Poesia di Angelo Michele Cozza 
Un giorno senza di te 

Interminabile e vuoto questo giorno
di calura d'agosto infernale
tu sei a Procida, dai tuoi
e io tra quattro mura
solo, a non sapere che fare
a perdermi tra divagazioni e noia
a estimare quanto mi manchi
ad appurare se so vivere senza di te
e scoprire ancora quanto più ti amo.
Ho aspettato, dopo che ti sei imbarcata,
che la motonave aggirasse il faro
prima di lasciare il molo.
Non bastava qualche miglio di mare
a separarci. ci si è aggiunto
anche l'impossibilità inconsueta
di raggiungere il tuo cellulare.
E' dunque in questa mancanza
in questa impossibilità comunicativa
che si misura reale il nostro amore?
E con che numero dovrei esprimere
questa mancanza, questo bisogno di te?
Infinitamente grande con miliardi di cifre
ma neppure così esprimerebbe quanto mi manchi.
Oh quante cose apprendiamo
quanto nuovo bisogno di te sorge impensato
quanta potenza d'affetto si cela
nel cuore e a noi stessi ignari!
Nell'immaginario mi son preso una vela
ho atteso che un vento benevole s'alzasse
per raggiungerti dove non t'avrei trovata
che squillasse di colpo il cellulare
e che ancora di più non si allargasse
il fosso che ad ogni minuto
senza di te vissuto più si spalancava.
Sono come un pesce fuor d'acqua
e tu sei il mio mare,
del resto non so più nulla:
se tutto viva o muoia
solo tu puoi dirmelo
e tu ora non ci sei.
Se ti manco accorcia il giorno
e vieni a fermare quanto prima puoi
il frullino che agita
e monta i miei pensieri
si spenga il bruciore di tanta attesa.

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