Poesia di Angelo Michele Cozza
Sentori autunnali
All’esordio di un primo tempo autunnale
ancor tiepidi da· flottiglia di nubi
trapelano indeboliti ·raggi di sole
rutili fronde perseguita un vento
scorazzando tra viottoli avvinati e fumosi.
Ogni pigna è già mosto; pronti ad essere colti
brillano ·melograni prunosi
·scoppiettano le prime caldarroste odorose
inizierà a breve il giro dei frantoi.
Si dipana ancora il filo che corre
tra·· l’ieri l’oggi· e il domani:
cambia modo e tempo la vita
si avvicendano scenari di natura.
Tutto si aggiorna e muta, nel cuore
qualcosa si perde, qualcosa si aggiunge
segue imperterrito il tempo Il suo istinto
che innato ·e maligno, senza posa,
demolisce spiuma e polverizza.
Nell’oltre vuoto o nel supervuoto
ci saranno cambi di stagione?
Chissà come stanno le cose:
non deve esserci molta differenza
per chi neppure impenetrabili ombre
di accadimenti vede passare.
E’ nell’annuncio che nasce un fremito
poi in più nulla ci si attuffa, dopo la vampa
vissuto l’acceco tutto rattrappisce
come in ogni vita ignota e impallidita.