Poesia di Angelo Amato
Bussò l'assenza
Bussò alla porta l'assenza
riconobbi il trasparente suono
aprii,non trovai altro
che tragici cancelli
tristi e muti,duri.
Scivolai di corpo in corpo
di porto in porto,
attraversai,immense regioni,
alla ricerca delle tue orme
della tua forma che vive nell'aria.
Fiutai il tuo profumo,
tra mille odori,vapori
ma nessuno scatenò
l'antica forza dei miei sensi.
Capii chi ti creò,
fosti impastata dalla terra
il miele ti donò dolce consistenza
la luce restò immobile nei tuoi occhi
sensualità e tenerezza si conobbero
per fondersi in te.
I giorni s'inseguono
spogliano i suoi lenti petali,chiari e scuri
ed io resto qui,
tra inutili stoffe,consunti libri
letti devastati,come villaggi
attraversati da cicloni.
S'addensa l'oblio
funesti pensieri
come vertiginosi sogni
attraversano la mia fronte perduta.
Escono dal mio stordito cuore
immagini a me care,
immagini tinte del tuo colore
aventi il tuo contorno,il tuo margine perso
s'allontanano,come le barche dai porti
lasciando le sue scie grigie
di triste pellicole
dolce e malinconiche.