Poesia di Angelo Amato
Granchio del mare
Molti ammirano il felino
dalla fine eleganza
ginnastico...sottile
altri la feroce aquila
buio terremoto dagli artigli inferocito
capitano della falconeria.
Altri ancora la squalo devastatore
dove la stirpe acquatica
toglie il cappello al suo passaggio.
Io no! Io no!
Io celebro te,granchio
mio intimo amico
corazzato,torvo
esploratore di solitudini,
di segreti sommersi.
Quando a giovane mattino,
dove l'alba accarezza il giorno,
io vengo a trovarti
facendoti sobbalzare..
e tu,ignaro del mio amore,
innalzi le tue chele d'oro consunto,
sollevanando la canna dello spavento.
Passi la tua vita in oscure tane
ombra nell'ombra,
che il tempo con autorità privata
ha forgiato
per accogliere la tua forma minerale.
Giocondo,ragno blindato
dura bomba ramificata.
Giuro di non voler vedere altro spettacolo
quando spaurito
vertiginoso
t'osservo percorrere
con folle luce
lo scoglio
tuo antico rifugio
dove a te piace ricercare e riposare.
L'inverno aumenta il mio desiderio di rivederti
ma passera la stagione fredda e lugubre
e ti verro incontro
per ritrovarti li,tra pietra e silenzio
così tenebroso,così scintillante.