Poesia di Angelo Amato
Giunsi a te
Nel sacco di aspre tristezze
pescai gioie che solo tu recasti.
Vaghiamo,per le strade
allacciati,fianco a fianco
divenendo l'unione di due corpi confusi.
Per anni cercai i tuoi occhi,
tra mille sguardi,
la navigazione del tuo corpo,
vero isole felici,
e come il pane per il povero
arrivasti,d'improvviso,repentina
scavalcando le barriere
della mia confusa regione.
Tutt'ora abiti in me,
ronzi,volteggi,ti distendi
tra i miei affanni,
e amo da tempo il tuo nome
creato per abbattere il mio dolore.
Giunsi alla terra così
consunto da un infanzia spinosa
con lo sguardo dell'offeso
tornai vivo,
da mille naufragi,
decifrai quanto in me
fu decaduto,perso
scorsi la grande nuvola
carica di trasparenti pugnali.
Fino a giungere a te,
selvaggia spiaggia,
della mia sperduta isola.