Poesia di Alberto Nicola Giulini
Sebastian
Chi mi chiama nella notte?
Quanta rivoluzione nel silenzio puro.
Un ramo spoglio su cui riposa la mia anima
E vegliano al buio due occhi da lince
(La martora afflitta si rifugia nel cavo tronco.)
Quanta rivoluzione nel silenzio puro.
Chi mi chiama nell'arco raggiante
via dal giorno opaco e sporco?
Una voce che da altri pianeti mi trapassa
e una luce troppo chiara
sono il mio risveglio.
Chi mi chiama nella notte?
Il supplizio di Sebastiano:
Una lacrima sorride
nel corpo dell'universo.