Poesia di Rosa Cugudda
Il medico degli umili
Più il mio Sposo non trovo
il suo cuore all’improvviso (ed anche il mio) si è fermato
col sorriso sollievo ha donato a quanti
da sofferenza e malattia invasi
ora lui in Cielo è stato condotto
spazia adornato da candidi Angeli.
Quaggiù, io son rimasta
sola e desolata trafitto ho l’animo
mentre il volto inondano amare gelide lacrime
lo sento mi abbraccia
tendo la mano percepisco l’Amore
ma non lo vedo.
Non più respiro senso non riscontro
vegetare o morire nello struggente
dolore che attanaglia?
Mio Gesù, a Te mi unisco
disperazione solamente posso offrirti
trasformala in dono, Dono vero.
Anche per me hai versato il sangue innocente
debole e fragile ai tuoi piedi mi abbandono.
(Al mio adorato, Luciano,
non più con me, dal 6 febbraio 2014)