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Poesia di Leonardo De Luca
Rassegnazione

Ho perduto i sapori
contadini
e la schiettezza
del bicchier di vino
consumati al tavolino
della vecchia trattoria.
Sono qui nella gran città
Irretito
Ammanettato,
annientato,
dopo aver perduto
la mia libertà.
Sono muto e solo
insieme a tanta gente
tra suoni indifferenti
e disarticolati.
Non ho la dimensione
del mio esilio
quando devo scegliere
 punto del crocevia.
lo corro senza un piano
stabilito
e faccio gran fatica
ad inquadrare l'ora
della funivia'
e i minuti contati
del pranzo a mezzodì.
Quando a sera frastornato
colgo l'ora dell'affanno
per sopire,
mi sorprendo a ripassare
la ricchezza genuina
delle cose vive
lasciate laggiù a mezza via.
Una lacrima mi bagna
e spegne il mio sorriso.
Sono avvilito, rassegnato
e dico "ADDIO"
alle distese gialle di ginestre,
ai vasti boschi
che in alto bucano
il cielo turchino.
Il vento sussurra melodie
tra i querceti
e le pinete,
dipinte da un pittore
senza pretese.
Addio oso dirvi
qui sdraiato singhiozzando,
prigioniero del nihilismo
e dell'esasperato
vile razzismo.

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