Poesia di Giovanni Gavino Arras
Per la Madre
Dappertutto
hai forse costruito i tuoi limpidi castelli
E scavato i solchi perché· le dita tue
Più facilmente li avesse percorsi
Ora
su questo punto appoggi il tuo piede e irridi alla vita
Che ti congeda un nuovo giorno o una nuova stagione
Di allegria
Ma temi che la risposta sia la metamorfosi del silenzio
A questa sera
Che libera i ritmi delle onde
Dove chiedi di andare?
Con la certezza di colline limpide come spade
Tutto
Delle linee a cui cedi lo sguardo
Manda a frantumi d’istanti che siedi in memoria
Come giovinetta posavi al raggiante camino.
Questi versi
Sono le tante esperienze
A cui
Non hai avuto il tempo
Di sottrarti