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Poesia di Gabriele
Un padre... Papà

Nel loro stare insieme:
non per affetti
non per amore
era per il mio patetico padre.
...
Ma lui, ingenuo padre,
sempre per tutti un sorriso
con un cuore,  Grande Così !
...
Vicino alla stufa lui,
il sonno prendeva con me
in abbraccio nel sogno.
...
I crediti lievitavano i debiti
come il pane che a casa
sempre si faceva la sera
dove di giorno la realtà
bella!   mai non era il lui per lei.
...
L'Armando da amare dopo sposati e,
 con la famiglia nel suo  bulbo pieno
 con due petali sbocciati belli paffuti
 carnosi da colorare per il loro domani,
lui era buono da armare per andare
a lavorare il giorno rassegnato senza sapere
dove e quando era l'ora della sera per riposare...
...
In una casa comunque sazia  di lui  dei suoi  affetti
 paterni nell'aria si sentiva l'arrivo di lui...
dall'odore usurato  dal sudore del suo lavoro.
...
Io sapevo da bambino così!.. L'arrivo stanco ciondolante
 squinternato del mio papà, di testa impolverato di sogni
rosso di rabbia era un fantasma bianco  fino ai piedi,
Un papà  Candido, condito nella mia  mente.
...
Mai una festa per lui!..  Da lei stanca, solo  tentativi di abbraccio:
Mia madre ha sempre offuscato la figura di mio padre,
in  me!  Ricordando del suo cindrino mai usato per educare.

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