Poeti Emergenti
Poesia di Gabriele
Terra, aiutiamoci ancora.
Terra!
Nessuno si ricorda che viviamo grazie a te .
Tutti si dimenticano di te nel momento
del bisogno, in cui l'esser vita s'accartoccia
in un bagno alle origini del sogno
con il sangue umano del terremoto.
Così, difficile e improvviso....
in questi momenti "Aiutiamoci ancora!"
Invece... anche
la terra usa per dirci il suo basta in tutte le salse
ci propone di smetterla di vivere su di lei
come deficenti inculandoci in continuazione noi siamo
per qualsiasi contenzioso umano senza provare amore
sempre cinicamente freddi nell'appropriarsi di un piacere.
Il troppo storpia quando uno crede poi di stare bene
Ooh Uomo!
L'altro intorno a te non è virtuale o dovuto ma,
scoppia se non la si vive nella sua natura onesta
con la ragione poi si comprende il perchè sulla terra
ci sono cataclismi improvvisi per riavere rapporti
di apparente normalità.
Da te abbiamo preso e, su di te tutto è stato
ripreso e manipolato per il vivere umano
ooh terra! Ora piena sei della nostra sporcizia
lasciata nel tempo tutto per il frutto con usufrutto
sempre definito da noi umani per un vivere malvagio.
Anche tu terra, angosciata vivi come un malato
ormai parkinsoniano che nel tentativo di rinnovarsi
gli sfugge la competenza della gestione terrestre.
Uomo! hai rovinato la terra, e il sottosuolo
per il sopravvivere nel ciclo solare non ha più
l'habitat ideale per avere una natura bella.
Super abitata, ipersfruttata al punto limite
tracima e sbotta come il parkinsonismo umano nei
momenti critici naturali di tsunami, eruzioni,
terremoti con rabbia la speranza perde la pazienza.
Improvviso il tremore avanza nel tormento tutto trema
sconvolgendo la mente e la vita di chi anche nel dolce
far niente in un attimo nel nulla s'annulla la vita.