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Poesia di Gabriele -
Nel nome di un Dio -


Non si parla d'altro di un  Signore in giro
 vagante mendicante  dai più dimenticato,
è lo sport attuale di questa società 
in comunità,   scarsa  d'umanità.

Tra di noi perchè non siamo umani eppure
pulsioni e repulsioni del cuore animano la
gente in menopausa  con l'orgasmo di sapere
i guai degli altri  per soddisfare l'istinto
di chi turista  del terrore.... forse lo è per errore!

Dilettanti umani del vivere che, non apprezzano la vita,
la sperperano a risate nell'aria nel vedere me modesto
disabile  con altri al comparire nel loro paesaggio circostante.

Io  sono circostanziato con occhiate tal un presagio malefico
da ammortizzare... da non essere considerato
tale neanche per scopare la loro inutile esistenza
consumata di fretta e furia per quel pò d'amore.

Che tu Dio hai dato loro con l'anima per capire la bellezza
d'oro qual'è il tuo dono che a ogni nascita ci regali
 come dote per  La vita!

Dio mio,  non capisco perchè spartisci il vivere
in due pesi e  due misure tanto loro non capiscono
il tuo  oro neanche fra cent'anni si fanno fregni.
 
E' inutile che tu vendi per credo la tua fede invano

allunghi la  vita,  loro  si raccontano e si chiedono
solo quand'è che il buon Dio li raccoglie perche sazi ,
contentissimi ...già pronti  di corpo e di mente.
si atteggiano  turisti  per  andare via.

Eeh tu presto detto e confermato mi fai arruolato 
disabile nella cadenza  che già ha la sua scadenza 
pronto  nel suo tracciato interiore all'origine  
che nel tempo passisce parkinsoniano, i guai
con il giochino virtuale s'illude   l'attesa.

Io, c'ho scritto GIOCONDO  in fronte?
Per te, solo perchè la sera...  è notte.

Raggio di luna  offriva l'anima sacrificale
alla vita  con la speranza di    viverla  bene 
in ognuno di noi umani perchè l'anima
è il soggetto  del nostro oggetto :  La vita.
 
Io non voglio essere più un tuo gioco per me
maledetto  quando tu dici dal  regno  celeste
 "accostandoci  alla nostra sofferenza con dolcezza
si  può  anche guarire dal male". Io non  ci credo più.

Nel nome di un  Dio  che non sò..... 
Mah!  cosa vuoi di più da Giampiero
già troppo sei andato  oltre  eeh  lasciagli la vita!

 Lui, ancora nella quiete  raccogliere  i cocci dei
pensieri  riadattati con i sogni cercando di capirli
li  lecca  come sue  ferite, con un pò di tranquillità.

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