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Poeti Emergenti
Poesia di Gabriele
Deluso


L'anima mia nel strusciar il lucido  della vita
in poi   l'opaco  consuma  e usura a sangue
la pazienza che ha speranza di un aiuto
da un cuor vissuto d'emozioni.
Fantastica!  Il nonno stanco di vecchiaia  
s'alza ritto come un piro al sol pensare di gioventù.
Malato al camminare senza ali di carta avanti
con il sorriso non ha più nel volto la felicità
dei vent'anni d'oro.
S'accascia misero nella terra quel corpo morto
di sonno troppo stanco per la vita dal vivere
di rimessa guerrigliero al nemico parkinsoniano.
Fà esperienze,  combatte solo in una stanza
al riparo  dalla  pioggia  delle  fregature prova
come credente  a sopportare il sopravvivere
fiutando come un segugio la fede in ogni pertugio.
Deluso compiango me stesso reo nel non accettare
l'omessa morte omeopatica.

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