Poeti Emergenti -
Poesia di Gabriele -
Araba fenice -
Anche se hai quello che è non la buttare mai è la vita
tua adattata sempre per vedere del buono utile sarà
per prevedere bene l'agire con cognizione di causa.
La mia causa è magone alle stelle sale
la tensione scende la tristezza luna
d'incertezza in volto nel prevedere un domani.
Non c'è verso all'inganno è l'incapacità pura
di coloro che nicchiano l'attesa con il dire
"non esiste cura per questa diagnosi".
Ed io con altri disperati al muro del pianto
scoloriamo murales le uniche speranze,
storia dei sempre privi dell'argento vivo addosso.
Stolte le prime scelte siamo dell'impeto di petto
a freddo dopo le dovute riflessioni...
sbianchi rachitici di antiche conquiste.
Mio malgrado, non voglio abbandonare me stesso
con nel corpo ancora la freschezza della forza dell'anima
sincrono duetto per iniziative positive.
Si!, ferma a mirare della serata l'araba fenice, "la salute"
che con un sorriso e una pacca sulle spalle invita
al vecchio flipper dei sogni dove giocano i pensieri
stracarichi di desiderio da non rovinare.
Sono simili all'innocenza dei bambini che,
non vogliono capire...
non vogliono capire, te.... ostinato alla vita.