Poesia di Domenico Marras
Carissimi coetanei
Carissimi miei coetanei defunti,
iniziate pure i preparativi
per l'accoglienza, perché quanto prima
arrivo (sto aspettando solamente
che arrivi in cimitero il penultimo,
perché non voglio che alla festa manchi
il mio carissimo amico, e compare
di fogarone, Giovanni Andrea Biddau).
Vengo anche se mia figlia Maria Paola,
mio medico, le pensa sempre tutte
per tenermi in vita e in buona salute,
nonostante i novanta oltrepassati.
E cercate pure, mi raccomando,
di coinvolgere tutto il cimitero,
l'intero villaggio dei morti, perché
io, decano della gloriosa classe
del millenovecentoventinove,
primo a nascere ed ultimo a morire,
voglio che la festa sia molto bella,
bella come le belle feste nostre:
La Pazienza, Paulis e Sant'Antonio.