Poesia di Tony Basili
Un modo di-verso
Cosa porti a dir queste cose strane
Non so proprio, son forme di follia,
Tante tracce che s’accavallan vane
Che sbalzano dal reale all’invisibile
E rendono tutto incomprensibile.
Però scrivono libri e son poeti
E passano il tempo a pensar boiate,
Che lascian scie di tanfo come peti,
Ma da certi bravi critici acclamate,
Che inneggiano sol a chi scrive strano,
O perlomeno che sia un pò puttano.
Ed io che di tanto gli do una vista
A veder se qualcosa magari cambi,
mi ritrovo in mano una cosa trista
che m’è difficile capir perché si stampi
e penso che ci trattano da fresconi
da prender al laccio o da ubriaconi.
E sai che faccio, ora li copio, penso,
E quel che trovo metto in un bel secchio
E così inizio a mescolar un che di denso,
Tralasciando quel che può parer vecchio
E così mi par di romper l’incanto
E penso allora che sarà uno schianto.
Ma dopo un po’ dico, che cazzo,
Pensar di far poesia in questo modo,
Carducci e Pascoli fecero un bel mazzo
A riempir quel che in testa parea vuoto
E getto tutto quanto nel pattume
Che serve sol a chi ha perso il lume.
32/18.7.17