Poesia di Tony Basili
Non hai le ali
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Capita certe volte che lo sciocco
Voglia salir senza aver le ali in cielo
E si accinga così, locco, locco,
a rimestar col suo vago pensiero
sul perché si creda a Dio che mai s’è visto
ed a chi si dice suo figlio chiamato Cristo.
E dice che se qualcun lassù ci fosse
O se magari questa è Madre Natura
Avrebbe certo mostrato le sue posse
Per evitar le guerre e ogni sciagura
mentre questo che dicon sommo bene
si tien lontano dalle nostre pene.
Certo che Dio dovrebbe avvisare
L’ometto che si sente impreparato
E forse dovrebbe con lui concordare
Che veste mettere a tutto l’apparato
Che forse è nato da qualche intelligenza
Con cui Dio non ha competenza.
Questi i vaneggiamenti fa, negando Dio,
perché questo solo vorrebbe dimostrare,
che c’è nessuno, e l’uomo ne paga il fio,
dell’uman tra fosche nebbie vagolare,
ma lui lo smaschera, ch’ è proprio vicino,
a dimostrar che lassù non c’è alcun divino.
Queste poche miserevoli triti note
Le segno nel salire sopra al monte
Mentre il vento mi sta a sferzar le gote
E guardo piani e monti all’orizzonte
Che dicon chiaro, attento, caro uomo,
Che ogni cosa che c’ è qui, è il mio duomo
Tu, poi sei fatto non per volare su in alto,
Né crederai che il ciel che ti sovrasta
Potrai raggiungere con un tuo salto,
O una parte di esso, per quanto vasta,
Chè un muro puoi pur scalar se sei abile,
Ma a provar col ciel? Sciocco incurabile!
E se pensi che la varietà delle parole
alimentino una qualche tua possa,
guardale dopo un pò, esse son fole,
Che il vento spazza via come le ossa
Lasciate in questo lembo temporale
Che lasciare dovremmo tale e quale.
Monte degli Elci 12.3.16