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Poesia di Tony Basili
Dolce assenzio

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Ora lontana, sei il mio gran cruccio,

e un segno aspetto da te ma invano

ché conosco quanto ti dura la tigna

che ti trattiene nel limbo del vano;

e con le folgori Giove è indiscreto

e quanto procelli lo sento dal nano

che ti guida il cervello in segreto

e tu volteggi in balia d’uragano.

E ti celi, non uno spiro, nè un verbo,

con me solo, con gli altri ti apri

e fai a tutti dischiuder il riserbo

empiendoti il capo d’ umori atri

Così è pure nel tempo passato,

per tutti hai avuto rimpianti

per quelli al cappio fuggiti o scampati

avevi  un metodo,tenerli pe' amanti.

Non è per amore uno sfogo sì empio

e non so se voglio tornare da te,

vorrei piuttosto vederti sul fuoco

con i tuoi amici, e seguirne lo scempio.

Invece sono io che friggo in silenzio

e aspetto chissà mai quale portento,

magari che il guru, crepando, redento,

mi ti rmandii, dolcissimo assenzio.

30.3.06

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