Poesia di Tony Basili
Al lettore
La stupidità, l’errore, il peccato e l’avarizia
Riempiono gli spiriti e travagliano i corpi
E noi coltiviamo piacevoli rimorsi
Come i mendicanti nutrono i loro pidocchi.
Pertinaci i peccati e superficiali i pentimenti;
noi ci facciamo perdonare facilmente le confessioni
ripercorrendo allegramente il cammino fangoso
credendo di lavare con ipocrite lacrime tutte le nostre colpe.
Sul cuscino del male c’è Satana Trimegisto
Che culla da tempo il nostro spirito con lusinghe
Ed il ricco metallo della nostra volontà
Viene subitamente liquefatto da questo abile alchimista.
E’ il Diavolo che tiene i fili che ci muovono!
Scoprendo i vezzi delle cose ripugnanti
Ogni giorno scendiamo d’ un passo verso l’Inferno,
senza inorridirne, in un buio che appesta.
Come un povero disgraziato che bacia e lecca
Il seno martoriato di una vecchia puttana,
noi cogliamo a volo il piacere furtivo
e lo spremiamo fortemente come una morbida arancia.
Stipato e brulicante come un milione di vermi
Una folla di Demoni si annida nei nostri cervelli
E quando respiriamo , è la Morte che nei polmoni
scende, effluvio invisibile, tra inavvertiti lamenti.
Se la violenza, il veleno, il pugnale, l’incendio,
Ancora non hanno ornato di piacevoli fatti
Il banale canovaccio del nostro misero destino
È perché l' anima, ahimé! Non è abbastanza ardita.
Ma tra gli sciacalli, le pantere, le linci,
le scimmie, gli scorpioni, gli avvoltoi, i serpenti,
tra i mostri guaianti, urlanti, grugnanti, striscianti
del serraglio infame dei nostri vizi,
questo è il più brutto, il più perfido, il più immondo!
Poiché nè con grandi gesti preme, né con grida,
ma un casino farebbe volentieri della terra
e con uno sbadiglio divorerebbe il mondo;
E’ la Noia! Carca la palpebra d’una involontaria lacrima,
che sogna d'impiccarti mentre fuma la pipa.
Tu lo conosci, lettore, questo infido mostro,
-ipocrita d’un lettore,- simile a me,-mio fratello!
16.10.13