Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Io non so che cosa passeggiasse
Io non so che cosa passeggiasse
per me nel tuo sogno, madre,
se il vaticinio di quella zingara
che mi voleva cancelliere
e forse umile prete di campagna
o se era la poesia, sogno del mio
sogno, poiché già allora cantavo
il passero che di ramo in ramo
tra i fioriti peschi vola sotto un cielo
turchino libero da ogni nuvola,
e scrivevo sopra i vetri della finestra
il nome della fanciulla, appena
conosciuta il giorno prima, baciando,
nella memoria, il volto suo confuso al tuo.