Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Il senzatetto
Un altro giorno della sua vita
è passato, un altro giorno
si è aggiunto al peso
delle sofferenze incartate.
Il suo cane ha dimenticato
il libero abbaiare, accucciato
ai suoi piedi aspetta.
Aspetta anche lui il passante
generoso che dona e fugge via.
Su una sgangherata bicicletta
ha caricato i suoi cenci
in bilanciato equilibrio. Le luci
si accendono sotto i portici,
in cielo vibrano le stelle.
Incespica sui gradini di travertino,
stende il suo corpo tra i cartoni,
altro non chiede se non di sopravvivere.
Scruta gli ultimi segni di una vita
che non gli appartiene. Sotto
un carico di sogni, si agita torcendo
i cartoni che si piegano e scivolano
pian piano come la linea di vena
d'acqua che lentamente cerca
la sua strada tra il pietrisco.