Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Alla luna
Luna, che i poeti dicono
pallida lucente silenziosa
algida diletta e rugiadosa,
luna che culli i sogni miei,
nulla fai ora per aiutare
il nostro cuore sofferente.
Non vedi che dobbiamo nascondere
bocca naso e occhi
per chiuderli al male del secolo?
Luna, finirò col non amarti più,
sei meno che un misero uovo
fritto sulla padella blu del cielo
di questa notte di primavera.