Poeti Emergenti
Poesia di Giuseppe Ciaravolo
A Michelangelo Merisi
Astro mai spento
dell'universo tondo
la circolar citta'
diede i natali
a tanti grandi
mai nessun fu pari
in fuga e genio
al ramingo Caravaggio
costretto a suo tempo
dalla curia e dalla taglia
a cercar salvaggio
tra le mura in calce viva
dei cavalieri morti
della bianca Malta.
la sua grande pittura
ne testimonia il genio
tra ombra e luci fioche
emerge come stella
dallo spazio buio ed infinito
tutta la meraviglia del corpo
che non e' solo strumento
di mente e anima
ma vita nella vita
con voce propria
giustizia,prega,uccide
immola e sgozza
facendo inorridire perfino il boia
fu assai apprezzato
per sue doti innate
a figurar umana gente
come non mai prima
facendo di sventurata natura
miracolo perenne
prendendo prostituta
per elevarla a rango eterno
e della natura
un ver conoscitore
mischiando ermes e zolfo
creava toni e tinte
fuor da ogni scibile sapienza
a cio s'aggiunse
repentina fuga
dovuta a troppa foga
mai sopita
mai fu pervaso da paura
tranne d'esser giustiziato
a Roma in piazza
da cui ricevette capital condanna
abilita' e fato
non furon mai concordi
cosi svani' nel nulla
l'ultimo tentativ di regolar reato
rimettendo a torto subito
quel misfatto
di cui giustizia colma d'ira
non esito' a far procura prima
stabilendo prezzo
con Scipion Borghese
dando la tela del Battista
in cambio della propria testa
ma sventura mai s'arrende
e costretto a sbarcar
a Palo inferme
fini' i suoi giorni in febbre
in un convento
si dice fosse stato avvelenato
forse ingannato
dallo stesso committente
i suoi resti
furono gettati i comun fossa
come fosse cenere al vento.