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Poesia di Gabriele
... dal mio orologio

Prendo ogni ora la medicina dal mio orologio
perditempo è la salute come viene... va via nei
risvolti di prosa si perde a gocce di poesia...
inghiottito nella vorace insolitudine acuta sparisce!
Eeh mi lascia bastardo, non più cristiano, con accento
blasfermo parkinsoniano,altro non posso far nel mio
futuro che, leggere alla bacheca cimiteriale, il mio necrologio.
Non vedo più in questo pozzo doppiofondo da eremita
senza il giorno derelitto sto cervellotico dove è sempre
sera, la notte, al buio della mezzanotte... a bestemmiare!
Nel pensiero,di quale morte atroce sarò protagonista,
di morire, prima di andare via…Ooh Signore
all'improvviso, non so se io devo vivere!
il necessario per lasciare un buon ricordo.

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