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Poeti Emergenti
Poesia di Gabriele
Dai venti ai ... tanta


Buongiorno! Signore dimmi un po'…
Dove vuoi che vada a trovar in giro
da vivere per la vita mia?
Sempre che ne valga la pena, di fatto!
Di nome, per essere rispettata or ora
è già abbastanza presa in giro come son
le sentenze emesse, dai vivi… quando i
morti non possono parlare, purtroppo!
Così com'è concepita la giustizia umana
speriamo che non sia uguale a quella tua
divinamente trattata, dove molti nella
società dei sacrificati umani in modalità
disumana trovano la voglia di convivere
sperando nella tua lungimiranza. Signore!
A parer mio è meglio morire che restar qua.
Troppo dissimili, non ci sono punti d'incontro
per salvare quell'insieme naturale che afferma
di sopravvivere, ognuno con la propria ragione
transvalidi, con altri derivati umani gayabile,
sforniamo poesiando chiacchiere incomprese
come le mie numerose invalide d'emozioni, per
cause contingenti morbose mentali si ritrovano
poi a far spesa settimanale nell'ipermercato è il
Megalò il meglio delle illusioni di tutto di più.
Lì si affitta e chi cerca trova per fortuna sua poi
vende quando si può la felicità connessa ai frutti
di gioia, di sorrisi di stagione, e di rose al profumo
femminil tuberose al sapore dell'amore dolce
in offerta speciale tutto l'anno. Inconsueto!
Un nuovo prodotto prende piede dell'età umana
la banca celeste del padreterno rinnova in tempo
di crisi il destin d'ognuno anche in corso d'opera
nel mentre di viverla si può variare la consumazione
in uso ferma restando la data del morire. È Intoccabile?
Io per la mia ho chiesto di vivere il resto nell'età vissuta
dai venti ai… tanta per non aver mai fine.

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