Poesia di Francesco Paolo Catanzaro
Tutti i dolori del mondo
Vi abbraccio ora che non posso
e vi bacio
ora che la distanza non me lo permette
perché ogni sofferenza sia riconosciuta
come piaga dell'anima
infelicemente dimentica
della vera natura umana.
E nel bene e nel male un calvario siamo
che ottenebra la spavalderia di chi ha fatto idoli
e non ha ascoltato più la voce del suo cuore.
Stasera nella nostra prigione
la croce le mille croci
un unico grido
ci sconvolgono, ci atterranno
e parole di speranza ci fanno risorgere
più forti di prima, più umani di prima.
I dolori, questi dolori del mondo
possono trasformarsi in grani di rosario
e raggi di luce solo se lo vorremo
in questo nostro paesaggio di silenzio
e acqua che santifica e lava
le nostre fragilità di defunti
oltre le nostre forze della risurrezione.