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Metaversi di Eugenio Zoppis
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Metaversi
di Eugenio Zoppis

De ‘sti tempi, la ggente è fanatica
De quarsiasi novità dell’informatica.
Tutti a smanettà co’r coso in mano,
nun se parlamo più ma “messaggiamo”
e mentre stamo appiccicati sui sociali,
nun ce semo mai sentiti così soli.
Adesso sta arivando er “metaverso”
così davero ar monno tutto è farso,
e vivendo nella quarta dimensione,
ogni somaro se crederà un leone.
Anche incontrarse in modo virtuale
restanno a casa, diverrà normale.
Per esempio, due avatari a la matina
che vanno ar bare a fasse ‘na tazzina
faranno finta, sia detto fra me e te,
che sentano er sapore der caffè.
Mentre vivremo nell’immaginario
quarcuno ce sarà che fa sur serio;
chi ce tartassa infatti è cosa vera,
e ce controllerà nell’infosfera.
Ma noi che semo tutti “collegati”
resteremo pecoroni e buggerati.

Note: Metaverso è un termine coniato da Neal Stephenson in Snow Crash, libro di fantascienza, descritto come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar. (Wikipedia)

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