Poesia di Aurora Cantini
Vecchio alpino
Seduto se ne sta un vecchio alpino
chino sui ricordi sfilati dal cappello.
Sfiora quella penna con tremore stanco
e sugli annacquati occhi un lacrimare lento.
Tende l’orecchio al vento ormai straniero
gelido nel morso ad artigliare il cuore.
Solo tormenti e pianti ode il vecchio alpino.
Amici mai traditi che ancor gli tendono la mano
lassù sperduti come piume al vento
le loro penne mozze a perenne giuramento.
Da "Nel migrar dei giorni" edito 2000