Poesia di Tony Basili
All’improvviso , un fumo sopra al monte,
Un camino nuovo, che è appena ·acceso,
Si disperde, di qua, di là e la fronte
Pare vanire finché non è rappreso
Sale alto compatto ed oscura il cielo
E poi ripiega in basso sullo stelo.
Ed un rumore come di ·pancia gonfia
Che rimugina un pasto troppo grasso
E lo disponga stuoiando mentre ronfia
Quel che può accalcare verso il basso
E si vide poi un ribollir di terra
Che poi si stura e in alto si disserra.
Una colonna si rizza verso il cielo
Più e più in alto d’un albero di pino
Ed è stretto e compatto prima lo stelo
Che salendo s’allarga fino al declino
La chioma s’espande a dismisura
E la· piena mette a fuoco la natura.
Un fumo denso avvolge puzzolente
E fuoco e braci scendono dal monte
Fumanti e dense che al sol ponente
Lo splendore occultano e l’orizzonte;
S’addensa l’aria che pare di veleno
Ed il cor sobbalza e poi viene meno.
Sì il Vesuvio per Plinio del vulcano
Nell’anno settantanove dopo Cristo
Ed i paesi Pompei ed Ercolano
Sommersi furo da un fiume mai visto
Di ·bollente lava che scesa dall’altura
Tutto sommerge. Così madre natura.
1.3.12 a S. Marinella