Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Sinopie evanescenti
Quel ricordo, simile a coppa
di birra traboccante, infine
si spegne spumeggiante
sulla tabula rasa del mio animo,
che un tempo vantava pinnacoli
e stendardi, rami verdi e fiori odorosi.
Ma ora è tardi e intorno giacciono
fantasmi, mulinelli di follie, cauti
passi di volpe dalla rossiccia pelle,
che non lasciano orme sul sentiero.
Quel che resta è un coro confuso
di voci, una musica discorde,
sinopie evanescenti e polverose,
abbandonate in un angolo oscuro
del cuore.